Valutazione cellulite
La cellulite estetica, da non confondere con la cellulite infettiva, in termini medici più
correttamente denominata pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica o PEFS, indica una condizione alterata
del tessuto sottocutaneo che è ricco di cellule adipose. Si trova sotto la pelle ed è caratterizzata da ipertrofia delle cellule adipose,
dove, negli spazi intracellulari si accumulano liquidi (residui dei processi biochimici dell'organismo) in eccesso. L’equilibrio del sistema
venoso e linfatico (la linfa è un liquido che raccoglie i materiali di scarto dell’organismo e scorre nei vasi linfatici) è modificato con
un rallentamento del flusso sanguigno e una ritenzione di liquidi da parte dei tessuti.
Esistono diversi tipi di cellulite:
...leggi tutto
La cellulite edematosa

E’ frequente nel primo e nel secondo stadio ed è associata a ritenzione
idrica. La cute appare gonfia, più chiara, con possibili marezzature in alcune zone. Generalmente è accompagnata da insufficienza
circolatoria.
Nel primo stadio si assiste ad un’iniziale ritenzione di liquidi a carico del
tessuto connettivo provocata dal rallentamento della microcircolazione locale. In questa fase inizia ad aumentare il volume degli adipociti.
Il paziente non avverte alcun dolore, nemmeno dopo palpazione.
Nel secondo stadio le tossine travasano nei tessuti e stagnano in un processo infiammatorio di
sostanziale gravità che sfocia nei seguenti esiti: rigonfiamento delle cellule adipose, destrutturazione delle fibre elastiche di sostegno
(collagene), comparsa di edemi, veri e propri gonfiori dovuti alla presenza dei liquidi fuoriusciti dai vasi sanguigni nel tessuto adiposo.
Le fibre collagene ed elastina che circondano gli adipociti si moltiplicano e si induriscono, con conseguente formazione di tessuto
fibrotico (inizio del processo che porta alla sclerosi). In assenza di dolore, schiacciando la zona con un dito è possibile rilevare sulla
pelle un’impronta ben visibile. In queste prime fasi la pelle si presenta liscia, non secca, omogenea e di scolorito normale.
Cellulite fibrosa (Micronoduli)
Nel terzo stadio il tessuto connettivo subisce un ulteriore indurimento ed inizia ad inglobare i
lobuli adiposi, impedendo loro di ricevere una corretta irrorazione. Si rileva una notevole sofferenza da parte dei tessuti, con la
formazione dei primi micronoduli i quali, a livello cutaneo superficiale, danno alla pelle il caratteristico aspetto a "buccia d’arancia"
in alcune zone visibili sotto solo sotto "spremitura". La pelle diventa pallida e ipotermica per via dell’impossibilità per il sangue
arterioso di raggiungere i tessuti e per quello venoso di essere pulito dalle tossine.
Cellulite sclerotica (Macronoduli)
Nel quarto stadio i lobuli adiposi vengono completamente incapsulati dal tessuto sclerotico in zone
cellulitiche fibrose, isolate dal tessuto che le circonda. Tali noduli daranno origine in superficie a notevoli avvallamenti e protuberanze,
che al tatto si riconoscono come delle palline sottocutanee che una volta agglomerate danno origine a macronoduli, stadio estremamente
doloroso.
La termografia a contatto
La termografia a contatto è utlissima nell' evidenziare le alterazioni di temperatura
cutanea causate dalla cellulite nei suoi diversi stadi, consente di
visualizzare, con immagini a colori, le temperature delle zone prese in esame utilizzando speciali lastre a
Cristalli Liquidi Microincapsulati (E.L.C.).
La termografia a contatto consente di:
- evidenziare i primi segni della cellulite,non ancora visibili rilevabili manualmente,per intervenire con trattamenti preventivi
- classificare lo stadio di cellulite,per aiutare il professionista a selezionare il tipo di trattamento più indicato per ogni donna