L’alimentazione alleata del ciclo
Durante i giorni del ciclo mestruale ma anche in quelli appena prima alcune donne lamentano qualche alterazione nella loro
quotidianità (sindrome premestruale), come l’aumento dell’appetito o repentini cambiamenti d’umore, ma si tratta di
manifestazioni soggettive, variabili da persona a persona e ritenute assolutamente normali. Questi fastidiosi sintomi possono
dipendere da alcuni fattori come lo stato d’animo, il clima, il desiderio sessuale ed anche l’alimentazione.
Ma allora come possiamo fare in modo che l’alimentazione sia nostra alleata nel combattere i sintomi fastidiosi legati al ciclo
mestruale?
I tre elementi fondamentali nella gestione di quei fastidiosi sintomi e disturbi che possono comparire nei giorni subito prima e
durante la mestruazione sono il ferro, gli acidi grassi essenziali e il magnesio.
In particolare il ferro è fondamentale per il corretto funzionamento dei i globuli rossi, il magnesio aiuta a migliorare gli spasmi
muscolari e l’irritabilit&224 tipica del periodo premestruale, mentre la carenza di Omega3 e l’eccesso di Omega6 dovuti ad
una dieta povera di pesce e ricca di oli vegetali possono aumentare la dismenorrea (mestruazione dolorosa). Il ferro è contenuto
in ottime quantità in carne, pesce e legumi, ma il nostro organismo è in grado di assorbirne buone quantità solo
attraverso carne e pesce (dove è altamente biodisponibile). Gli acidi grassi essenziali si possono assumere da pesce
(salmone, tonno, sgombro, merluzzo, sardine ecc.), frutta secca a guscio (noci, nocciole, mandorle) e da alcuni tipi di oli vegetali,
in particolare in quello di mais e girasole. Il magnesio infine si trova principalmente nella frutta secca a guscio, nel cacao amaro,
nel caffè e nel pesce.
Un altro elemento essenziale per la salute e il benessere delle donne, è la vitamina B poichè interviene
nella produzione dei globuli rossi. Ottime quantità di questo micronutriente, specialmente la vitamina B2 che si trova nel
lievito, nel latte e nei suoi derivati, nelle uova, nei vegetali a foglia verde e nel fegato e la vitamina B12 che è naturalmente
presente solo in cibi di origine animale. Ne sono ad esempio ricchi le frattaglie (come il fegato), i molluschi
(ad esempio le vongole), la carne e il pollame, le uova, il polpo e il tonno e il latte e i suoi derivati ( nel periodo premestruale
di questi ultimi non bisogna però eccedere perchè contengono acido arachidonico che può favorire i crampi addominali).
Per ridurre i sintomi della sindrome premestruale è molto importante anche ridurre il consumo di sale, non solo perchè
quantitè eccessive di sodio possono provocare malattie a carico dell’apparato cardiovascolare, dei reni, dello stomaco e
delle ossa, ma anche perchè consumando poco sale si avranno effetti positivi sul gonfiore addominale e sulla circolazione
sanguigna (ritenzione idrica), in quanto i dolori mestruali possono essere dovuti anche ad un eccessivo accumulo di liquidi trattenuti
assieme al sale. È inoltre importante incrementare l’apporto di fibre, utili per combattere la stitichezza che spesso
colpisce in quei giorni (bisognerebbe quindi preferire i cereali integrali), ed anche di liquidi
bevendo almeno 8 bicchieri di acqua al giorno.
un sano Natale
A Natale mangiare sano e mantenersi in forma può sembrare una missione davvero impossibile ma con qualche piccolo accorgimento
si può mangiare sano anche a Natale, mantenendo i risultati della nostra dieta senza rinunciare alle prelibatezze della
tavola e a non vanificare gli sforzi fatti durante tutto l’anno per rimettersi in forma!
- 1) Non arrivare affamati a tavola. Si rischia solo di abbuffarsi!
- 2) Bere molta acqua, il corpo a volte scambia la fame per la sete
- 3) Nei giorni di festa non dimenticarsi di mangiare frutta e verdura
- 4) Non siamo obbligati a mangiare tutto quello che prevede il menù delle feste
- 5) Nei pasti delle feste evitare di mangiare pane, grissini, cracker, etc.. in attesa delle portate principali
- 6) Mangiare una porzione piccola dei piatti che per noi sono legati alla festa, evitando di abusare di quelli troppo conditi
(si rischia di stare male il nostro corpo non è più abituato)
- 7) Cercare di arrivare alla fine del pasto senza sentirsi una mongolfiera
- 8) Nei giorni successivi alla festa adottare un regime alimentare di disintossicazione
Quando ci ritroviamo di fronte a una meravigliosa tavola natalizia imbandita di ogni ben di Dio, può essere facile perdere
ogni inibizione! Ma bisogna mantenere la calma e restare concentrati.
Quindi in conclusione prima di mangiare, pensa!
Rimanere giovani mangiando
Dite la verità, chi di voi donne, almeno una volta nella vita, non ha provato una crema anti-age per apparire di qualche anno
più giovane? Risultati? Pessimi vero? Creme e barattolini che promettono 10 anni di ringiovanimento hanno costi elevati per un
effetto temporaneo. La soluzione c’ è, costa veramente poco ed è in un’alimentazione ricca di frutta e verdura
fresca e pesce, ricchi di vitamine e flavonoidi che proteggono dall’invecchiamento e stimolano la
produzione di collagene.
Un recente studio condotto dall’Erasmus Medical Centre di Rotterdam e pubblicato sul
Journal of the American Academy of Dermatology
, ha dimostrato che le donne che consumano con regolarità questi alimenti, ricchi di vitamine e flavonoidi
hanno meno segni del tempo dopo i 50 anni. Per arrivare a questa conclusione gli studiosi hanno condotto un
sondaggio su 2.700 uomini e donne over 50 sulle loro abitudini alimentari. Ognuno di loro è stato poi sottoposto a una
scansione facciale 3D per misurare il numero di rughe. I risultati hanno mostrato che le donne che avevano il più
alto apporto di frutta fresca, verdura e pesce avevano il minor numero di segni del tempo sul volto.
Al contrario, quelle che mangiavano regolarmente grandi quantità di carne rossa, pane e dolci ne avevano di più.
L’alcol, poi, risultava essere un elemento essenziale di cui tenere conto, perchè bastavano uno o due drink con cadenza
giornaliera per "cancellare" parte dei benefici derivanti dal mangiare i cibi giusti.
Niente effetti positivi nel caso dell’uomo infatti questi cibi agiscono solo sulle donne che rispetto all’altro
sesso hanno una pelle più sottile e con meno densità di collagene e quindi più soggetta alle rughe.
Ma quali sono questi famosi antiossidanti e in quali alimenti li possiamo trovare?
Gli antiossidanti sono sostanze preziose per la nostra salute perchè agiscono contro l’azione nefasta dei radicali
liberi. I radicali liberi sono molecole altamente reattive che agiscono a danno dell’organismo su più fronti.
Più semplicemente i radicali liberi sono il prodotto di scarto del lavoro quotidiano delle cellule. Essi agiscono "aggredendo"
le cellule sane danneggiandole. In questo modo si replicano a danno del nostro organismo Tra gli antiossidanti più conosciute
spiccano i polifenoli ed alcune vitamine (A, C ed E).
In pratica tutta la frutta e la verdura ne sono ricchi ma vediamo nel dettaglio quali ne contengono di più e quali altri cibi
ci possono dare man forte nella lotta ai radicali liberi.
Ecco ora la lista dei cibi più ricchi di antiossidanti:
- La papaya è un frutto esotico ricco di vitamine e proprietà antiradicali liberi. Gli enzimi contenuti in
questo frutto sono molto utili perchè aiutano la rigenerazione cellulare e provvedono a la eliminazione delle cellule morte.
Il suo utilizzo è indicato nei mesi invernali come nel cambio stagionale perchè rafforza il sistema immunitario messo a
prova dal proliferare di germi e batteri tipici di questi periodi. In estate invece è utile come trattamento preventivo per la
salvaguardia da un possibile invecchiamento precoce della cute nei confronti dell’azione dei raggi del sole sulla nostra pelle.
- L’avocado è un frutto ormai molto conosciuto. Si presta bene per la preparazione di numerosi piatti e abbinamenti. Se
lo riduciamo in poltiglia aggiungendo del limone possiamo ottenere un’ottima maschera anti age per la pelle del viso
rendendola luminosa e tonificata.
- La carota è ricchissima di vitamina A sostanza simile agli ormoni femminili. I fumatori traggono un grande vantaggio,
Infatti il fumo chela la vitamina A che è invece indispensabile a questi soggetti perchè protegge i polmoni e la gola dal
cancro. La carota è ormai ben conosciuta da tutti come protettrice della vista, ma in più al suo interno troviamo il
glutatione, una delle più importanti sostanze antiossidanti. la carota è meglio consumarla cruda in insalata condita con
un goccio di olio Evo (facilita l’assimilazione della vitamina A), da sola o accompagnata da altre verdure.
- Il thè verde è ormai conosciutissimo ed è diventato uno delle varietà di te più bevute in Italia. Il thè
verde possiede spiccate azioni antiossidanti di cui è rilevante l’azione anticancro e anticolesterolo.
- La graviola è un frutto tropicale ancora poco conosciuta, possiede una spiccata attività antitumorale, oltre a fornire
un aiuto a livello digestivo. Per ora è reperibile nelle erboristerie più fornite.
- Il kiwi è un frutto sempre di gran moda sulla tavola degli italiani. Le proprietà più conosciute di questo frutto
ormai "italico" sono quelle che svolgono un’azione depurativa nell’intestino. La ricchezza di vitamine (principalmente
vitamina C) e minerali lo rende un sicuro alleato contro le malattie da raffreddamento.
- I frutti rossi di cui rientrano il melograno, i mirtilli, le more, i lamponi e il mangostano si distinguono tutti per la
ricchezza di vitamine e minerali che li rendono altamente antiossidanti. I frutti rossi in generale vengono utilizzati
frequentemente da chi ha problemi circolatori o carenze visive. Non mancano le azioni antibatteriche e astringenti, antisettiche.
- il mangostano. La maggior parte degli effetti benefici
del mangostano sono da attribuire all’alta quantità di xantoni presenti al suo interno. Si tratta di potenti sostanze
antiossidanti che svolgono una forte azione di contrasto verso i radicali liberi, i nemici della pelle. Il mangostano contiene
inoltre grassi insaturi, una buona quantità di vitamina C, vitamine del gruppo B, niacina, tiamina, fibre, minerali come rame,
manganese, magnesio e una buona quantità di calcio e potassio. Il succo di mangostano, dalle buone proprietà
antinfiammatorie a carico della cute, come acne, eczemi e psoriasi.Lo si trova in erboristeria sotto forma di succo da bere.
- le alghe sono delle vere alleate contro i segni del tempo e contro i radicali liberi. Leader nel contenuto di minerali e
ricche di vitamine rinforzano il sistema immunitario e restituiscono all’organismo sostanze preziose che vengono perse a causa
di uno stress prolungato o a causa di una alimentazione povera di nutrienti validi e disordinata.
- Le bacche di goij e acai sono alla ribalta da qualche anno. Entrambe sono ricchissime di
vitamine e sali minerali. Svolgono un’azione utile negli stati convalescenziari, rinforzano l’organismo e sono necessari
in tutti gli stati carenziali di calcio (osteoporosi e menopausa). Anche la carambola, frutto tropicale, contiene vari
antiossidanti, specie la quercetina, l’acido gallico e l’epicatechina.
Oli vegetali dal potere antiossidante come l’olio di sesamo, di argan,
di oliva, di semi di canapa, di lino, di vinaccioli, semi di
cotone e di germe di grano che fanno bene alla salute della pelle, ma anche delle cellule,
degli organi e dei tessuti di cui l’organismo è costituito.
Cinque porzioni al giorno di frutta e verdura è un quantitativo più che sufficiente di antiossidanti per
proteggersi dai radicali liberi.
Ma a cosa corrispondono queste famose 5 porzioni? Si intendono 2 porzioni di verdura e 3 di frutta, come minimo,
ogni giorno.
Per porzioni si intende, ad esempio, un frutto intero (mela, pera, arancia) o 2-3 piccoli (albicocche, susine),
un piatto di insalata (almeno 50 grammi), un mezzo piatto di verdure cotte o crude, una coppetta di macedonia o un bicchiere di
spremuta o di centrifugato.
Chi ben incomincia, è a metà dell’opera
I succhi di frutta
Vi è mai capitato di andare al supermercato e di rimanere a fissare i moltissimi tipi di succhi di frutta, nettare di frutta o
bevande a base di frutta senza sapere quale prodotto sia il più corretto da acquistare?
Allora, è giunto il momento di fare chiarezza sui vari prodotti che possiamo trovare in commercio!
Per nostra fortuna, la comunità europea ha dato in merito precise disposizioni presenti nella
Direttiva Europea (2001/112 CE del 20 dicembre 2001) aggiornata poi nel 2012 (2012/12 UE del 19 aprile 2012) e nell’art.17
(ex art.14) nella L. n.161/2014.
Il termine succo di frutta identifica un prodotto ottenuto interamente dalla frutta spremuta. Se sull’etichetta il prodotto
viene denominato "succo di frutta" o "succo di frutta 100%" significa che l’unico ingrediente presente è la frutta con
tutte le sue componenti.
- I succhi 100% frutta non possono per legge contenere zuccheri aggiunti, gli unici zuccheri presenti sono quelli che derivano
dalla frutta stessa (ne parleremo nel prossimo articolo)
- Ai succhi 100% frutta non è permesso aggiungere conservanti, coloranti o aromi
Con il termine nettare di frutta si identifica un prodotto che, a differenza del succo, non è composto unicamente da frutta,
ma è ottenuto partendo dal succo di frutta o dalla purea di frutta o da entrambi, aggiungendo acqua ed eventualmente zucchero
o edulcoranti fino ad un massimo del 20% del peso totale del prodotto finito, nei prodotti fabbricati in Italia tale percentuale
è generalmente tra l e il 10%. È consentita anche l’aggiunta di un numero limitato di additivi
(principalmente con azione antiossidante o acidificante) mentre ’ vietato l’utilizzo di conservanti, coloranti e
aromi, La quantità minima di frutta presente nel nettare può variare tra il 25% ed il 50% in base alla varietà e alle
caratteristiche organolettiche del frutto di partenza.
Le bibite analcoliche vendute con il nome di una o più frutta a succo (a esempio "limonata", "aranciata") per legge devono
contenere una quantità minima di succo pari al 12% (20% per le arance).
Possiamo quindi concludere che i succhi di frutta 100% sono dei prodotti naturali minimamente trasformati che mantengono molte
delle più importanti caratteristiche nutritive della materia prima. Per questo motivo
l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato indicazione che i succhi di frutta 100% possono
costituire un metodo pratico per contribuire all’apporto quotidiano di frutta nell’ambito di una dieta completa e
bilanciata.
Ora avete tutti gli elementi per scegliere come nutrire in maniera naturale il vostro corpo quando sarete davanti allo scaffale
di un supermercato.
Prepararsi all’inverno con l’alimentazione
Con l’arrivo dell’inverno il nostro organismo deve fronteggiare le basse temperature. I bambini e gli anziani sono spesso
quelli più colpiti perchè il loro organismo può essere più sensibile agli sbalzi di temperatura e all’attacco di
virus e batteri.
Inoltre gli effetti di raffreddori, influenze e bronchiti, possono essere più potenti, protrarsi più a lungo e debilitare
molto il corpo, rischiando altre ricadute.
Un’alimentazione corretta ed equilibrata in macro e micronutrienti può aiutare a combattere le influenze stagionali. Per
questo la dieta va arricchita con alimenti che contengono buone dosi di antiossidanti, come alcuni minerali e vitamine
che aumentano le difese dell’organismo e aiutano anche a mantenere un buon funzionamento dell’intestino.
La Vitamina A, la vitamina E soprattutto la vitamina C sono ottimi antiossidanti, quest’ultima ha anche un’azione
antinfiammatoria, aumenta infatti le difese dell’organismo e lo protegge dalle infezioni provocate da virus e batteri.
Bastano 60 milligrammi al giorno di vitamina C per rinforzare il sistema immunitario, in gravidanza e durante
l’allattamento il fabbisogno di vitamina C aumenta fino a 90-100 mg. Questa vitamina di cui sono ricchi agrumi,
pomodori, kiwi, ananas, frutti di bosco, broccoli, cavolfiori, prezzemolo, peperoni favorisce inoltre l’assorbimento del ferro,
soprattutto quello contenuto nella verdura.
I carotenoidi precursori della vitamina A contenuti in carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse,
broccoli, cime di rapa, svolgono funzioni protettive sul timo, che si trova sotto la tiroide: si tratta di una ghiandola che, se
funziona regolarmente, produce molti linfociti T, detti anche "Killer" che sono importanti per la risposta immunitaria del
nostro corpo contro gli agenti infiammatori e infettivi.
Due minerali fondamentali per il corpo e per il buon funzionamento delle difese immunitarie sono il Ferro e lo Zinco. Lo
Zinco (presente nel pesce, nella carne, nel germe di grano e avena, nei legumi, nella frutta secca, nei semi, nel lievito, nel
latte, nei funghi, nel cacao, nelle noci e nel tuorlo d'uovo) stimola la produzione di anticorpi, che è legata anche
all’assunzione del Ferro, di questo minerale ne sono ricchi carne, pesce, uova, legumi, semi oleosi, cereali e verdure a foglia
verde.
Anche il Selenio, presente principalmente nei cereali integrali, nei molluschi, nel pesce e nella carne e nelle uova, ha
un’importante funzione antiossidante e contribuisce ad aumentare le difese immunitarie migliorando la produzione di
anticorpi, la sua azione risulta potenziata in associazione alla vitamina E contenuta nel germe di grano, nella mandorle,
nelle nocciole e in abbondanza nelle patate, nei semi di girasole secchi, nell’olio extravergine di oliva e nell’olio di semi.
Una corretta e completa alimentazione, in quanto tale, va seguita con regolarità, tutti i giorni. Deve essere un’abitudine
consolidata. Conoscere i cibi e consumare maggiormente quelli che possono rinforzare le nostre difese può essere un buon
accorgimento solo se fatto nei tempi giusti. Un’attenzione all’assunzione di vitamine e minerali sopra citati va quindi
prestata con anticipo e ovviamente anche tutto l’anno: la prevenzione con gli alimenti deve cominciare già in autunno
non quando si hanno già i primi sintomi delle malattia da raffreddamento. In questo modo potrete meglio prevenire le
malattie tipiche della stagione fredda che potrebbero sopraggiungere, e continuare ad assumerli durante tutto l’inverno
La Zucca
Quale ortaggio meglio della zucca poteva incarnare il simbolo della festa di Halloween?
La zucca che è utilizzata in tutto il mondo per creare sagome illuminate per la notte di Halloween famosa anche come la
notte del dolcetto o scherzetto è un ortafggio dalle mille caratteristiche che si presta egregiamente per preparare
squisiti piatti autunnali ed invernali, saporiti, dolciastri ed ipocalorici.
Ma iniziamo a conoscere meglio questo ortaggio.
Utilizzata non solo in cucina, ma anche in cosmesi e in medicina, la zucca viene persino usata come contenitore e come
utensile. Il termine zucca deriva da "cocutia" (testa), poi trasformato in "cocuzza", "cozuccae" e, infine, zucca.
È originaria dell’America Centrale e i semi più antichi, ritrovati in Messico, risalgono al 7000-6000 a.C.
Nel nord America la zucca rappresentava un alimento "base" della dieta degli Indiani e infatti i primi coloni impararono
da loro a coltivarla. Insieme alla patata e al pomodoro, è stato uno dei primi ortaggi esportati dopo la scoperta
dell’America.
Con il nome "zucca" s’intende una varietà di frutti appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae: il più
delle volte, la zucca propriamente detta è identificata dal genere Curcubita, ma alcune specie appartengono al
genere Lagenaria, comprendente, in generale, zucche coltivate a fini per lo più ornamentali, dalla buccia spessa e
molto dura, e pressochè prive di polpa.
Contrariamente a quanto si possa pensare, la zucca, dolcissima e gustosa, è un alimento amico delle diete povere di
calorie, adatta persino ai diabetici per la scarsità in termini glucidici, apporta infatti solamente 18 Kcal per
100 grammi di prodotto: ciò è dovuto all’ingente quantità d’acqua in essa contenuta, stimata
addirittura intorno al 94,5%.
I carboidrati ammontano al 3,5%, mentre le proteine, pochissime, ne costituiscono solo l’ 1,1%. I grassi, pressochè
assenti, rappresentano circa lo 0,1%. Essendo arancione, è intuibile come la zucca sia miniera di caroteni e pro-vitamina
A; inoltre, è ricca di minerali, tra cui fosforo, ferro, magnesio e potassio; buono anche il quantitativo di vitamina C e
di vitamine del gruppo B.
Della zucca non viene utilizzata solamente la polpa: non è raro, infatti, che anche i semi , dopo esser stati
opportunamente essiccati e salati, vengano degustati anche come semplice snack.
Mangiare a colori
Un alimento lo si mangia prima con gli occhi e poi con la bocca. Gli alimenti hanno un loro "linguaggio" di colori.
Quando si parla di frutta e verdura, i colori hanno un significato preciso: essi sono infatti costituiti da pigmenti e
principi nutritivi dotati di azioni protettive, essenziali per l’integrità, il benessere e la salute
dell’intero organismo.
Nelle verdure si trovano molti sali minerali (calcio, ferro, fluoro, fosforo, magnesio, manganese e potassio), vitamine
(A, C, B1, B2, B12, E, niacina, acido pantotenico e biotina), acqua (per l’ 80-90%) e fibre. La cottura prolungata
in acqua provoca notevoli perdite di tali nutrienti per cui è meglio privilegiare quelle crude, fresche di stagione, dopo averle
lavate accuratamente. Sono da assumere sempre ai pasti principali per l’importante ruolo nella modulazione glicemica
e per raggiungere un buon senso di sazietà.
La frutta è poco calorica e povera di grassi: infatti è costituita soprattutto da acqua e, in quantità
minore, da carboidrati sotto forma di zuccheri semplici (soprattutto glucosio e fruttosio). Contiene molti sali minerali e
vitamine. Le fibre si trovano soprattutto nella buccia, ma in alcuni casi anche nella polpa di diversi frutti; la pectina,
una delle più diffuse, facilita la digestione e può prevenire alcuni problemi intestinali, specialmente nei bambini.
Accostare vegetali di diversi colori, oltre a dare la possibilità di comporre piatti divertenti è un’ottima
abitudine da introdurre nella dieta di grandi e piccini.
Ogni giorno dobbiamo mangiare cinque colori con frutta e verdura fresca di stagione, infatti i pigmenti che sono presenti in
questi alimenti sono fitonutrienti e svolgono un ruolo importante per la salute.
Anche in estate, come in ogni momento dell’anno, i vegetali, se di stagione e consumati ogni giorno in quantità
sufficiente, possono aiutare a prevenire alcuni tipi di patologie.
I colori che non devono mai mancare nella nostra tavola sono : rosso, giallo,verde, bianco, viola.
Rosso : questo colore è legato all’alto contenuto di licopene, un pigmento dal forte potere antiossidante, utile per
difenderci dai danni dei radicali liberi, ne sono ricchi pomodori, peperoni, fragole.
Giallo : il giallo arancio è legato alla ricchezza di betacarotene, che il nostro organismo trasforma poi in vitamina A, ne
sono ricche melone, albicocche e carote. Il colore giallo presente nel mais dolce, e in alcuni tipi di zucchine indica la
presenza di luteina e zeaxantina, sostanze ad azione antiossidante che sembrano essere efficaci anche per proteggere
l’occhio da alcune malattie degenerative.
Verde : il colore verde acceso delle verdure a foglia è legato alla presenza di clorofilla, preziosa per la sua importante
funzione antianemica e tonificante del cuore, tra le verdure verdi estive ricordiamo: le insalate, le zucchine, gli asparagi,
rucola, basilico.
Bianco : le verdure con il colore bianco favoriscono una corretta assimilazione dei grassi contenuti negli alimenti e quindi
aiutano a combattere il colesterolo ricordiamo la cipolla, aglio, scalogno.
Viola : il colore viola è tipico degli antociani, pigmenti che hanno la proprietà di rinforzare e rendere più elastiche le
pareti dei capillari e sono quindi alleati di una migliore circolazione sanguigna e preziosi per favorire la prevenzione
delle malattie cardiocircolatorie, ne sono ricchi mirtilli, uva rossa, ciliege e melanzane.
Alimentarsi nelle giuste proporzioni e rappresentare ogni giorno nel piatto uno o più colori con frutta e verdura di stagione
fin dalla tenera età, ci aiuta a vivere in salute e prevenire disturbi futuri.